In foto il Forte ” Tre Sassi” nei pressi del passo di Valparola, non distante da quello più famoso del Falzarego. Tale Forte fu costruito dagli Austriaci negli ultimi anni dell’ Ottocento in previsione di una possibile invasione italiana. Nel 1915 venne cannoneggiato dalle postazioni italiane, ragion per cui fu abbandonato dalla guarnigione austriaca che lo occupava. Ma l’ esercito autro- ungarico non disdegnò lo stratagemma di illuminarlo di notte per far sprecare al nemico italiano munizioni su munizioni. Dal 2003, nel Forte è allestito un suggestivo Museo della Grande Guerra. In particolare sono rimasto toccato dalla lettura del “testamento spirituale” del sottotenente Mario Fusetti di Milano medaglia d’oro al valore militare, caduto sul Sasso di Stria (sopra il passo Falzarego) il 18 ottobre del 1915, e cioè due giorni dopo averlo scritto. Il giovane, di soli 22 anni, presentendo la sua fine, eccolo a scrivere una pagina intrisa di un amor di Patria tutt’altro che retorico, ispirata da profonda spiritualità davvero inaudita per la sua età. Due giorni dopo, come detto, Mario Fusetti periva per una pallottola in fronte dopo aver conquistato la vetta del Sasso di Stria con un manipolo di quindici uomini, in attesa dei rinforzi che non sopraggiunsero. Le sue spoglie disperse sono custodite dalla montagna, come rammenta una targa sul passo Falzarego. Le Dolomiti, a parte la loro grande bellezza, sono in effetti anche e non secondariamente questo, un viaggio nella nostra storia, l’occasione per riflettere sugli ideali e i valori dell’uomo nella tragica gravità di quel momento.

 

Andrea Mariotti

 

 

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