Con vivo piacere intendo proporre all’attenzione dei visitatori del blog una bellissima lirica del mio amico Franco Campegiani, poeta e filosofo, dal titolo NEL SEGRETO DEGLI ABISSI. Con tale lirica, Campegiani si è classificato al primo posto nella sezione “poesie inedite” del Premio Letterario Internazionale di Poesia e Narrativa “L’integrazione Culturale per un Mondo Migliore”, ed.2011 (col patrocinio del Consolato Generale dell’Equador a Milano); la cui cerimonia di premiazione si è svolta presso il Centro Congressi della Provincia di Milano, in Milano, lo scorso 29 ottobre.
Al mio carissimo amico non posso che fare le più sentite congratulazioni, considerando il livello prestigioso della giuria del premio (basterà citare i nomi di Corrado Calabrò, Franco Loi, Alessandro Quasimodo, al riguardo). Ma le mie congratulazioni vogliono essere, più profondamente, un ringraziamento a Franco per la poesia che ha scritto (destinata a confluire prossimamente nella silloge in preparazione); una poesia ancora una volta di spessore teoretico e di vibrante calore umano (in cui emerge stilisticamente a parer mio la saettante sequenza di tre splendidi settenari, il primo dei quali sdrucciolo: “e i mari imputridiscono/ e si snervano i cieli/ ai lampi nucleari”). La foto, mia, è stata scattata nel 2009 presso la costa del Pacifico ad Esmeraldas (Equador
).

NEL SEGRETO DEGLI ABISSI

Seppure si sfaldasse un dì la terra
e si schiantasse il grembo antico di frescure,
noi cadremmo dove non si può morire,
là nel più segreto degli abissi,
nel centro di pulsazione universale.
Risorgeremmo dalla bufera cosmica,
rinasceremmo dal cuore di un lapillo
a respirare cieli selvaggi e limpidi
nel furore di rugiadose aurore.
Ma non si sfalda quest’atomo pianeta,
anche se la terra trema
e i mari imputridiscono
e si snervano i cieli
ai lampi nucleari.
Tutto tornerà al suo posto, vedrai.
Non può distruggere l’uomo,
né costruire, altri che se stesso.

Poesia inedita di Franco Campegiani

3 commenti su “

  1. maria rizzi

    Caro Andrea,
    ci fai dono di una poesia che sembra scritta dal nostro Franco in risposta ai giorni
    che viviamo e che vedono la nostra terra colpita da numerose sciagure naturali.
    Li vediamo ‘i cieli snervati’ , i ‘mari imputriditi’, che il poeta-filosofo dalle metafore ardite e immaginifiche, ci regala… e avvertiamo ‘la pulsazione universale’, che investe anche il centro del nostro essere. Ovviamente in linea con la rivoluzionaria teoria che Franco porta avanti e che oltre ad affascinarmi, riesce a placare la lotta interiore tra il bene e il male, che da sempre scuote il mio essere; il furore che ci circonda non avrà la meglio sui ‘cieli selvaggi e limpidi’ e l’uomo saprà ancora e sempre risorgere.
    Nel leggere i versi di Franco si ha la netta sensazione che l’armonia cosmica sia un
    evento in attesa. Che nulla possa tangere la forza creativa e propulsiva dell’uomo. E, oltre a inebriarci della forza del fuoco che lo anima come poeta, come filosofo e come uomo, ci sentiamo salvi. Il dono della salvezza che rappresenta l’ascesa
    verso il divino, l’unica, vera fonte di fede, restituisce l’amor proprio e la dignità che troppi eventi vorrebbero sottrarci.
    Franco scrive e ci rende nuovi e liberi, oltre a incatenarci a versi così poderosi, scultorei, vibranti da commuovere.
    Grazie Andrea per l’opera di amicizia fraterna e di stima che persegui verso gli altri
    artisti e grazie a Franco, con il quale mi complimento ancora.
    Vi abbraccio entrambi.

  2. andreamariotti Autore articolo

    Non c’è che dire, cara amica: meritevolmene la poesia di Franco si è imposta: per la sua vibrante, incandescente forza d’attualità. Un abbraccio e un ringraziamento per le tue parole.

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