La foto qui presentata è stata scattata sabato scorso da CASTEL DELL’OVO, con vista privilegiata sul Golfo di Napoli e il Vesuvio. Già, il Vesuvio, ossia il “formidabil monte” evocato nell’ incipit della leopardiana GINESTRA…i cui versi sono stati oggetto, da parte mia, di quella che Novella Bellucci (Università La Sapienza di Roma) ha definito ieri sera -presso la libreria romana NUOVA EUROPA- una lettura interiore (avendo io proposto la memorizzazione del canto leopardiano; e avendo soprattutto cercato di offrire, al pubblico presente, quella che possiamo chiamare l’intelligenza del testo: di tale, altissimo testo). La mia supplica ai celesti affinché non nevicasse, a Roma, non è rimasta inascoltata, ieri. Oggi, invece, qui a Roma come del resto ovunque, fa molto freddo e la neve si è affacciata. Che l’immagine ridente del Golfo di Napoli procuri quindi ai visitatori del blog un senso di tepore, a questo punto!…rammentando a tutti -scrivente incluso- nello spirito di saggezza della GINESTRA, che il Vesuvio “ancor siede tremendo”…

12 commenti su “

  1. Bianca 2007

    Caro Andrea, ma che accostamenti “intelligenti” per ufficializzare la tua performance che “vedo” perfetta per valore e civiltà di sentimenti. Anche se non c’ero, posso immaginare e, l’immaginazione, come ben sai, a un’artista è di casa più che i conti della spesa. Memorizzare tutta la “Ginestra” non è certamente da tutti e, allora, BRAVISSIMO. Mirka

  2. andreamariotti Autore articolo

    Grazie, cara amica, per quanto scrivi. Posso dirti soltanto che, per circa diciassette minuti mi son sentito altrove, giovedì scorso; e, contemporaneamente, in un rapporto di profonda empatia con il pubblico attento: fatto anche di giovani, di studenti. Così, tale supremo canto leopardiano è stato, credo, vivificato. Da parte dell’umana compagnia, espressione chiave del lessico poetico del grande Recanatese (e su questa stessa espressione ha richiamato l’attenzione di tutti Novella Bellucci, nella sua limpidissima introduzione al canto). Un abbraccio

  3. Franco Campegiani

    Andrea carissimo, ho gioito anch’io, giovedì scorso, presso la libreria “I Granai”, per la tua “lettura interiore” de “La Ginestra” leopardiana: un’interpretazione superba, nella sua scarna sobrietà, anche sul piano recitativo. Siamo stati tutti trascinati, come tu dici, “altrove”, sulle ali corrosive e pensose dello spirito leopardiano, incitati alla fratellanza e all'”umana compagnia”. Tu eri totalmente estraniato, e ci hai rapito in volo con la tua mnemonica lettura. Stupenda anche l’introduzione di Novella Bellucci, studiosa leopardiana, per la sua capacità di mettere a fuoco le pulsioni più profonde e segrete della voce certamente più rappresentativa della modernità letteraria italiana. Ha fatto benissimo, la Bellucci, a sottolineare l’amore del Recanatese per tutte le creature viventi, e non soltanto per gli esseri umani. Una solidarietà a trecentosessanta gradi, che dovrebbe far riflettere (e forse anche vergognare) chi pone in dubbio lo struggente amore del Poeta per la Natura. In poesia vige la regola dell’armonia dei contrari. Per questo la comicità fa piangere e la tragicità fa ridere, in poesia. Siamo nel Regno del Tutto, dove fa capolino l’Assoluto. Un grande e fraterno abbraccio

  4. ANGIOLINA

    CARISSIMO ANDREA,
    COMPLIMENTI ANCORA PER LA LETTURA DELLA GINESTRA. CI HAI REGALATO VERAMENTE UNA GRANDE EMOZIONE, CON IL TUO SOTTOLINEARE ANCHE VOCALMENTE I VARI PASSAGGI, CON IL TUO INFERVORARTI SU DETERMINATI PUNTI, CON IL TUO MODO DI PROPORRE UN’OPERA COSI’ IMPORTANTE PER LA LETTERATURA ITALIANA, CHE RARAMENTE VIENE VALUTATA PER QUELLO CHE RAPPRESENTA.
    ANCHE I TUOI CHIARIMENTI FINALI SONO STATI DECISAMENTE INTERESSANTI PERCHE’ HAI FATTO CAPIRE QUANTO IMPEGNO E QUANTA PASSIONE HAI MESSO NEL PREPARARE QUESTA TUA “IMPRESA”.
    ANCORA COMPLIMENTI. ANGIOLINA

  5. Mauro Merletti

    Andrea, mi devo complimentare con te. Dopo averti sentito nella lettura di Leopardi, penso di aver avuto un’ottica diversa e migliore della poesia. Nel merito, mi sento un perfetto ignorante. Si percepisce in te una passione che va molto più in là di quello che generalmemte ci viene trasmesso a scuola. Complimenti di nuovo. Non so se può farti piacere: la tua lettura, nel timbro della voce e nelle movenze, mi ha ricordato Erri de Luca che, come te, è poeta, narratore e montanaro per scelta. Non credo di sbagliarmi se ti dico che, oltre a quella di poeta, hai anche la stoffa del grande attore, uno di quegli attori che, oltre a recitare con la testa, sanno recitare con la vera passione. Un abbraccio e a presto.

  6. andreamariotti Autore articolo

    Ti ringrazio vivamente, Mauro, per queste tue parole. Oltrepassare lo sterile intellettualismo degli addetti ai lavori (al ribasso) per parlare ai lettori e, in questo caso, agli ascoltatori “sensibili e immaginosi” -volendo citare alla lettera una nota leopardiana dello Zibaldone– è quanto mi sforzo di fare, assecondando l’amore senza limiti che porto alla poesia. Un abbraccio anche da parte mia.

  7. andreamariotti Autore articolo

    Grazie, cara Angiolina. Effettivamente, come già sottolineato, nei mesi passati ho lavorato molto sull’emissione di senso della GINESTRA; un’emissione potente, sconvolgente per la sua forza di verità. Direi che una poesia del genere “rovescia il tavolo” di una contemplazione poetica -diciamo così- in stato di quiete, imperturbata. Modernità, attualità della GINESTRA, al dunque! Un abbraccio.

  8. andreamariotti Autore articolo

    Che dirti, Franco carissimo? che le tue parole mi onorano profondamente. Concordo peraltro con te in merito alla sapiente introduzione al canto leopardiano da parte di Novella Bellucci. Grazie di cuore e un abbraccio.

  9. maria rizzi

    Andrea, caro, introduci l’articolo sulla tua serata con una foto che mi scuote le fronde del cuore! La mia Napoli! Il Vesuvio ricamato di nuvole è il quadro che senz’altro più si addice al canto di cui ci hai fatto dono, introdotto da una perfetta
    Novella Bellucci. Lei non sa della retorica. Tu non sai della retorica. Insieme, senza enfasi alcuna, avete costruito il magico affresco dell’ultima Opera leopardiana, la meno conosciuta e la più incisiva. La tua lettura interiore è avventa in un’atmosfera surreale. Non eri con noi. Assistevi alla ‘colata lavica’ di una delle lasse, levavi l’urlo di denuncia e di monito e distillavi lirismo per la ginestra, il più umile, selvaggio e indomito fiore. I versi erano nelle pieghe della tua pelle, negli occhi persi, nello stato quasi ipnotico in cui ‘leggevi’.
    E’ stata un’esperienza arricchente e formativa. Non a caso i presenti prendevano appunti e assisteva all’evento una professoressa con i suoi alunni.
    Siamo entrati tutti nel tuo stato di trance, amico mio… Hai saputo portarci nel tuo
    mondo sobrio, sarcastico, graffiante e poetico… nel mondo di quel Leopardi che in
    questo testo si rivela una delle voci più complete della poesia italiana, se non la più
    completa in assoluto.
    Hai giganteggiato e ci hai insegnato che i veri artisti sono capaci di dare tributi che
    sembrano superare le umane capacità. Ti ringrazio e ti abbraccio forte!

  10. andreamariotti Autore articolo

    Come nella risposta a Franco, cara Maria, cosa risponderti? che mi sento onorato nel leggere le tue parole di testimonianza di una serata in cui la libreria che ci ospitava ha preso fuoco…il fuoco della grande poesia! un abbraccio forte.

  11. Annamaria Gianfelici

    Grazie Andrea, è stato davvero emozionante ascoltare con molta attenzione la tua “lettura interiore” della GINESTRA dopo la splendida introduzione di Novella Bellucci. La profondità di questo capolavoro di Leopardi è stata percepita totalmente grazie alla tua interpretazione recitativa; sono numerosi i messaggi che il poeta ha voluto trasmetterci, e fonte di molte riflessioni…Un abbraccio

  12. andreamariotti Autore articolo

    Grazie a te, Annamaria, per questa concisa ma significativa testimonianza; essa mi dà ulteriore conferma del lavoro rigoroso -come ho già avuto modo più volte di precisare- da me compiuto in merito al’intelligenza del canto leopardiano: canto sinfonico, dai molteplici messaggi, come tu stessa giustamente scrivi. Aver toccato le corde più profonde degli ascoltatori è una cosa che mi onora, considerando l’altezza della Ginestra. Un abbraccio anche da parte mia.

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