Sì, ancora su Brahms (vedi il mio precedente articolo sul grande musicista del 13 gennaio scorso). Per scoprire, ieri sera, che Gustav Mahler (wagneriano di ferro), di solito poco tenero nei confronti dell’Amburghese, riconosce la grande bellezza del primo e del secondo movimento del Quartetto in do minore (in Alma Mahler, GUSTAV MAHLER, Ricordi e lettere; il Saggiatore, Milano, 2010, pag.254). La foto qua sopra è mia, scattata presso il Zentralfriedhof di Vienna -dove Brahms è sepolto- nel dicembre del 2008. Il volto nobile e severo di Johannes Brahms, musicista che attualmente ascolto con passione e dedizione (autore del grande Requiem tedesco ), è il commento visivo più rispettoso, per me, stasera, di fronte allo strazio (annunciato) della odierna notizia del ritrovamento del corpicino di Dayana, la bambina di pochi anni morta assieme al papà nel naufragio della Costa Concordia (gennaio scorso); su cui pure brevemente ho scritto.

P.S. Propongo qui la lirica dell’amico e poeta Paolo Buzzacconi, giunta all’indirizzo del mio blog questa mattina (26.2.2012); quale limpida espressione della nostra pietas nei riguardi di Dayana:

DAJANA

Guidato dall’angoscia del tramonto
il vecchio cipresso raccolse le sue forze
e bussò alle porte del cielo chiedendo
“Dov’è? Dov’è la bimba?”
Una voce gli rispose:
Dayana come sempre è andata a scuola,
il tempo dello studio e poi in giardino
a correre felice dei suoi giorni.
Piena di gioia è ritornata a casa
“Mamma, lo sai cosa farò da grande?”
“L’attrice, la cantante o la maestra!”
“Domenica, se è bello, andiamo al mare?”
“Se faccio un brutto sogno poi si avvera?”
Dayana è lì che dorme nel suo letto.
Lei non lo sa di essere una stella…
(Poesia inedita di Paolo Buzzacconi)

10 commenti su “

  1. maria rizzi

    Di fronte alla morte esistono poche parole. Il silenzio e il Requiem tedesco danno connotati al rispetto. Lo strazio è di chi lo vive!

  2. Bianca 2007

    In Brahms, ogni frammento della sua musica ci porta alla profondità ancora veramente “inesplorata” del suo solido nucleo di identità mai soggetta a vacillamenti per sbandamenti insorti dal “fato” o dal proprio “demone”; pur restando consapevole del suo essere “intrascendibile” oltrepassandolo. E tu, con altrettanta profondità, amore e rispetto, ne hai colto l’essenza umana, lo spirito, associandolo all’imprescindibile insondabile del mistero sorto davanti ai nostri occhi; incarnato da quell’indescrivibile immagine del dolore alla quale, se da una parte con umiltà ci è giocoforza inchinarci, dall’altra, profondamente ci indigna per l’irresponsabilità dell’uomo e, forse, anche per la sua idiozia: quando si dimentica il “senso” primo e ultimo d’essere uomo preposto al dovere continuo di vigilanza su se stesso e su gli altri a cui siamo connessi. Mirka

  3. andreamariotti Autore articolo

    Che dire, cara amica? Ieri sera ho scritto rapidamente su Brahms, in quanto la nobile e laica spiritualità del suo Requiem tedesco echeggiava dentro il mio animo: nell’apprendere la dolorosa notizia del ritrovamento di tanti “dispersi”, in seguito alla folle rotta della Costa Concordia.

  4. andreamariotti Autore articolo

    Nulla da obiettare, Maria, per carità; e forse mi sarei dovuto servire, più misuratamente, della parola dolore anziché strazio, in merito alla notizia di ieri. Ma non mi pento dell’enfasi del momento, perché, a conti fatti, tale enfasi mi è stata dettata dal cuore.

  5. Paolo Buzzacconi

    Caro Andrea, la morte di un bimbo è l’avvenimento più devastante che una comunità possa vivere. I bambini oltre che dei genitori sono anche un poco di ognuno di noi. Sono la nostra ingenuità perduta, i nostri sogni che non volano più, il nostro amore che non riusciamo a donare. La perdita di uno di loro è sempre e comunque uno strazio, non esiste un altro termine per descriverla. In questa vicenda poi un destino crudele ha trasformato un momento di felicità in un evento di una drammaticità senza fine. Il tuo cuore, dunque, ha espresso il sentimento di tutti. Ed ora purtroppo non ci rimane che pregare per la sua anima candida.

  6. andreamariotti Autore articolo

    Nel darti il benvenuto sul mio blog, caro Paolo, non posso non sentirmi compreso appieno in virtù di quanto mi hai scritto, con grande sensibilità; nel senso che, veramente, appresa la tristissima notizia, ho avvertito dolore acuto, non scontato: forse perché i bimbi sono la saggezza favolosa del mondo…del resto lo possiamo immaginare un poeta senza dolore cosmico? Un ringraziamento, confidando nel fatto di poterti leggere ancora sul mio blog.

  7. Loredana

    Sul triste argomento della Morte….mi associo senza riserve a quanto detto dall’amica Maria.
    Entro ed esco in punta di piedi dal tuo incrocio poetico, caro Andrea. Complimenti per la “segnaletica” di bellissime foto e riflessioni condivise. A presto.

  8. andreamariotti Autore articolo

    Benvenuta, intanto, cara Loredana, essendo la prima volta che scrivi all’indirizzo del mio blog. E grazie, inoltre, per le tue parole di apprezzamento. Circa il merito della questione in oggetto, non posso che accogliere col massimo rispetto quanto lapidariamente affermi. Un saluto da parte mia, con l’auspicio di nuove tue visite al mio “incrocio poetico”.

  9. maria mizzi

    “Dajana”…
    Caro Andrea, ancora commossa torno a trovarti per commentare il testo di Paolo Buzzacconi, definito da me, non casualmente, il poeta dell’Amore.
    I versi Di Paolo sono la testimonianza di come il dolore può coagularsi, divenire grumo e sciogliersi in un canto di resurrezione. I bimbi sono la risposta di Dio all’odio degli uomini… scrissi… Ecco questi versi limpidi, forti, fieri e commossi,
    danno senso alle storie senza senso…
    Vi abbraccio entrambi!

  10. andreamariotti Autore articolo

    Non potevo non presentare la poesia di Paolo, cara Maria; avendola percepita fresca di cuore, prima ancora che di stampa…e dunque mi trovi concorde con te, a proposito della ispirazione di Paolo Buzzacconi. Un abbraccio

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