Sono stati efficaci a febbraio scorso, quelli di Meteo.it, nel prevedere la neve a Roma; non la classica spolverata d’una mezz’ora, come abbiamo ben visto: tant’è che ci è rimasta nella memoria l’immagine indimenticabile dello spalatore-Alemanno. Bene. Il suddetto sito, molto seguito sulla Rete (sono fra i tanti a consultarlo nevroticamente), ha cominciato in tutta evidenza a perdere di credibilità (sarò l’unico a pensarlo?) durante l’estate appena trascorsa; prevedendo frescure inesistenti subito smentite dai vari Minosse, Nerone, Lucifero (anticicloni nord-africani particolarmente arroventati). In molti abbiamo peraltro notato la passione per la storia romana, per i miti e per la Commedia dantesca, in riferimento alla personificazione di tali anticicloni (spia linguistica della nostra comunicazione sempre più americanizzata, pensando ai nomi appioppati agli uragani da decenni, negli Usa). Ma che dire dell’imbarazzante figura fatta dal sito in questione giorni addietro, con il vortice ciclonico dal nome Cleopatra che avrebbe dovuto affogare Roma, nel pomeriggio di lunedì scorso? Mettere le mani avanti per non cadere indietro è comprensibile, ma qui si esagera. Suvvia, confessatelo, Antonio Sanò e Andrea Falcinelli (responsabili del sito di cui stiamo parlando) che siete alle dipendenze del Ministro della Paura, felicemente evocato dal comico Antonio Albanese! Grazie di cuore per avermi fatto sentire più che mai tappato in casa in attesa di una pioggia catastrofica che non c’è stata! un suggerimento: meno suggestioni classiche su Meteo.it e più rigore, se possibile (la foto qua sopra è mia, scattata presso la Caldara di Manziana, in provincia di Roma; a supportare qui la passione per l’Inferno dantesco da parte dei nostri cari media).

2 commenti su “

  1. Bianca 2007

    Caro Andrea, la tua finissima ironia fa tremar le stelle, ma ho qualche dubbio possa produrre qualcosa ai bipedi in questione. Ottimo articolo, comunque, e buona anche la provocazione. Ciao.Abbraccione, Mirka.

  2. andreamariotti Autore articolo

    Che dirti cara Mirka? ho solo espresso la mia civile indignazione nei riguardi di un vero e proprio terrorismo mediatico sempre più intollerabile. Ma adesso che ci penso: un libro come quello di Vance Packard, I persuasori occulti (Einaudi, trad.italiana di Carlo Fruttero), risale alle fine degli anni Cinquanta…i meccanismi sono ben rodati dunque, e noi senza scampo. Un abbraccio.

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