E’giunto il momento di parlare ai visitatori del blog di un’artista come Viola Di Massimo. Conosco Viola da tempo, infatti; tempo nel quale ho seguito con attenzione e stima la sua ricerca figurativa qualificata da mezzi espressivi di indubbio rilievo (come tante volte ho potuto percepire non soltanto di fronte ai suoi dipinti più elaborati, ma anche al cospetto dei suoi bellissimi disegni, “vivi” nel senso più autentico della parola). L’occasione di parlare oggi di Viola Di Massimo è dovuta alla mostra allestita dall’artista nel suo studio romano in via Rodolfo Morandi 3, da venerdì 30 novembre a domenica 2 dicembre, dal titolo emblematico “CAOS 2012”. Sono le parole di presentazione della stessa Viola ad accogliere al meglio il visitatore, così come ho potuto verificare ieri di persona : “ non è forse proprio il continuo movimento a creare un’opera…immobile?”. Mi permetto di citare più estesamente la Di Massimo, in merito: “Lo studio di un’artista è il caos, è il luogo dove l’occhio non si sofferma calmo e riposato in un unico punto ma ne unisce mille insieme fino a costruirne un’impressione unica”. Giusto. Intento centrato, per quanto mi riguarda, essendomi allontanato dallo studio di Viola Di Massimo con tale “impressione unica”, ieri pomeriggio. Con il consenso dell’artista, ho fotografato peraltro il dipinto che possiamo osservare qua sopra, a mio avviso uno dei più significativi elementi del vortice molecolare pensato e realizzato da Viola con le opere in mostra nel suo piccolo studio; dilatatosi al mio sguardo proprio in ragione del vortice appena accennato. Non sfuggirà, ai visitatori del presente blog, l’elegante erotismo del dipinto in oggetto, corroso tuttavia da un evidente “horror vacui”; sicché il quadro risulta a conti fatti molto più problematico di quanto potrebbe sembrare a prima vista. Viola Di Massimo figura sulla Rete all’indirizzo www.violadimassimo.com, volendosi rendere conto del talento proteiforme dell’artista. Un talento, mi sia concesso di dire, davvero parte integrante della ricchezza ontologica della persona: sempre sorridente e briosa e sul punto di ideare qualcosa (un quadro, un disegno, un video o cos’altro balenerà alla sua inesausta immaginazione).

5 commenti su “

  1. viola

    Caro Andrea,
    oltre a ringraziarti per essere venuto a visitare la mostra in studio, ti ringrazio profondamente per le bellissime parole spese per me.
    Viola

  2. andreamariotti Autore articolo

    …parole da parte mia adeguate alla qualità di quanto immagini e realizzi, cara Viola; tanto più sentite per la bellezza e originalità della mostra che bene ho fatto a non perdermi sabato scorso. Un abbraccio.

  3. Franco Campegiani

    Andrea carissimo, non avevo mai visto nulla della produzione di Viola Di Massimo, ma il dipinto che qui presenti, corredato dal tuo commento brillante e significativo, è così attraente che sento di potere e dovere spendere qualche parola. Ci troviamo tra le quinte di un teatro (il palcoscenico della vita) e la donna dai lunghi capelli è denudata. Possiede delle ali, ma non sappiamo se danza o sta ferma, se vola o è bloccata. Ci sono indumenti gettati al vento, in uno sfavillio di stelle, e lei ha grani di collana tra le mani, mentre una scacchiera bianco-nera, a mo’ di stendardo, la sovrasta svolazzante, a simboleggiare un cielo non infinito, ma inteso come recinto dell’esperienza umana. C’è movimento e c’è stasi. C’è desiderio di vita, di giuoco, di finzione, e c’è voglia di appendersi ad un cielo di fiabe immortali. C’è mutevolezza, cangianza, e insieme desiderio di un oltre che sia in grado di dare un senso alle cose, al mondo, alla vita. C’è freschezza, frivolezza, c’è brio, unitamente ad un’ansia di eternità irraggiungibile e di infinito. Limitato e illimitato, misteriosamente fusi tra di loro. Ed è l’epopea del “viaggio”: un andare avanti, un superare i limiti, non saltandoli o evitandoli, ma attraversandoli e vivendoli con passione, con amore, con fede. Di quale fede parliamo? Della fede in se stessi, ovviamente. Dove il se stesso paradossalmente vive e si dispiega qui ed altrove. Mi complimento vivamente con Viola, caro Andrea, ed anche con te, inviandoti un fraterno abbraccio ideale.

  4. andreamariotti Autore articolo

    Franco carissimo, è stupendo questo tuo commento relativo al dipinto di Viola Di Massimo da me fotografato! Ti abbraccio e ti ringrazio, non sentendomi di aggiungere alcunché.

  5. viola

    Grazie mille a Franco Campegiani per il commento attento che mi ha lasciata piacevolmente (e molto) stupita.

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