Nell’augurare ai visitatori del blog buon Natale, ecco la foto (non mia) di un bellissimo dipinto del Beato Angelico; dipinto da me ammirato in una mostra dedicata qualche anno fa al grande pittore a Roma, presso i musei Capitolini. La Madonna dell’Umiltà dell’ Angelico (questo il titolo dell’opera in oggetto) può suggerirci, eccome, con la sua soavità, di deporre le armi per un giorno; non per buonismo, semplicemente per la concretezza ogni giorno riscontrabile nei fatti del leitmotiv di Thomas Hobbes: homo homini lupus. E dunque, ripeto, buon Natale a tutti.
Come mai il lupo non è lupo al lupo? Questo, caro Andrea, bisognerebbe domandare ad Hobbes come a tuttli gli umani. Magari noi riuscissimo ad essere come gli animali! Non saremmo certo soavi come l’Angelico, ma rispetteremmo i nostri simili e sarebbe un’immensa conquista sociale. Un augurio di pace a tutti, pertanto, ma senza dimenticare che sul Natale dolcissimo grava già il lutto non lontano della Croce. Intendo dire che la pace è sempre il frutto di una guerra. Se questa guerra potesse essere interiore, al fine di contenere i nostri eccessi e le nostre fobie, raggiungeremmo certamente la pace sul piano collettivo. Altrimenti, gli squilibri si sommano agli squilibri e… Auguro a te e a tutti una grande armonia.
Bella domanda, la tua, caro Franco. La risposta credo di doverla demandare alla sapienza antropologica della lingua; nel senso che la parola animale racchiude, come ben sappiamo, la parola anima. Sicché, probabilmente, gli animali non hanno bisogno di recuperare, in chiave psico-emotiva, tutte le “proiezioni” che riguardano gli umani. Combattono, gli animali -anch’essi, ovviamente- senza mistificazioni, senza accampare il “dovere” di esportare la democrazia per brama d’oro nero, tanto per dirne una. Ma intanto che sia Natale per noi, caro Franco, augurandoti a mia volta pace e armonia.