Fons Bandusiae

Erano anni che non percorrevo -nella giornata odierna, 6 aprile, in cui cade peraltro il quarto anniversario del disastroso terremoto aquilano- il sentiero che da Roccagiovine (Roma) sale al monte Follettoso (catena dei Lucrètili) attraverso la Stretta Vallicina devastata dalle recenti, torrenziali piogge; per raggiungere poi la Fonte Oratina, donde tornare infine a Roccagiovine. Devo dire che è stato bello, a distanza di tempo, godere della frescura della cascata visibile nella mia foto: da molti essa è identificata con la sorgente che ha ispirato ad Orazio un’ode famosa (III, 13). Tale sorgente è stata chiamata dal grande poeta latino Fons Bandusiae, evidente richiamo a una fonte che sgorga nei pressi di Venosa, sua città natale. “O fons Bandusiae, splendidior vitro…”: questo il verso incipitario dell’ode del poeta che ci invita ad afferrare l’oggi (in un’ode più famosa ancora (I, 11; a Leuconoe). Sicché, il “crudele” mese modernamente evocato da Eliot, mi ha donato una giornata luminosa, in accordo schietto con lo spirito oraziano.

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