Napoli2

Sarà pure una tradizione consolidata ( come mi è stato detto in treno durante il viaggio di ritorno a Roma) ma ieri, trovando all’interno della tomba di Virgilio (a Napoli, presso il Parco Virgiliano) il foglietto visibile nella foto qua sopra, mi sono intenerito. Dunque, con tanto di cuoricino disegnato, delle studentesse, lo scorso agosto, han fatto esercizio di captatio benevolentiae nei confronti di colui al quale Dante, nella Commedia, inizialmente così si rivolge: “O de li altri poeti onore e lume” (Inferno, I, 82). E’ noto che il suddetto sepolcro del poeta è in realtà un colombario di una famiglia sconosciuta (età augustea): ma ciò nulla toglie, ovviamente, a quel moto di tenerezza da me provato ieri. “Carissimo Virgilio, la disturbo per chiedere un aiuto nel mio studio…Grazie per la sua attenzione”; con tanto di nomi a seguire; e poi, a piè di pagina: “Mantua me genuit…”. Questo si legge (“cliccando” sull’immagine) nel foglietto da me fotografato. Sicché i giovani d’oggi, nell’era digitale, riescono ancora a immaginare…

2 commenti su “

  1. Angiolina

    Caro Andrea, è proprio un bel contributo questo che presenti. E’ ammirabile il fatto che i giovani ancora oggi riescano a riflettere su quel che è stato loro insegnato ed abbiano iniziative spontanee come questa captatio benevolentiae. E’ un segno importante vedere che quel che trionfa non è solo superficialità pur in un mondo dove tutto sembra passare velocemente, e che la storia letteraria lasci le sue tracce.
    Un abbraccio Angiolina

  2. andreamariotti Autore articolo

    Grazie, Angiolina, per questo tuo commento. Mi è stato caro, in effetti, offrire ai visitatori del blog questo piccolo tesoro del Parco Virgiliano di Napoli. Un abbraccio

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