Ore 10,25 di un sabato di trentaquattro anni fa: 85 morti e duecento feriti per il più grave attentato del dopoguerra, presso la stazione di Bologna. Prossima, pare, l’introduzione del reato di depistaggio. E’ naturalmente Bologna, oggi 2 agosto, in prima fila a non dimenticare; ma sia concesso di accostare con rispettosa distanza ai parenti delle vittime la nostra coscienza d’italiani anch’essa ferita dall’odiosa strage tuttora senza mandanti.
Tremendo il dito puntato alla coscienza di chi avrebbe l’obbligo e gli strumenti per fare chiaro dove ancora vive la notte.Mirka
E’ così, purtroppo. Il Belpaese=terra delle stragi impunite, equazione secca e senza appello.
Marionettisti e marionette celati dalla letale e impenetrabile nube del “Segreto di Stato”.
Quale crescita democratica potrà mai esservi in questo malconcio paese a forza di stragi impunite? il senso della giustizia è ben distinguibile dal giustizialismo al ribasso.