Immag007

Ore 10,25 di un sabato di trentaquattro anni fa: 85 morti e duecento feriti per il più grave attentato del dopoguerra, presso la stazione di Bologna. Prossima, pare, l’introduzione del reato di depistaggio.  E’ naturalmente Bologna, oggi 2 agosto, in prima fila a non dimenticare; ma sia concesso di accostare con rispettosa distanza ai parenti delle vittime la nostra coscienza d’italiani anch’essa ferita dall’odiosa strage tuttora senza mandanti.

 

4 commenti su “

  1. Bianca 2007

    Tremendo il dito puntato alla coscienza di chi avrebbe l’obbligo e gli strumenti per fare chiaro dove ancora vive la notte.Mirka

  2. andreamariotti Autore articolo

    E’ così, purtroppo. Il Belpaese=terra delle stragi impunite, equazione secca e senza appello.

  3. massimo

    Marionettisti e marionette celati dalla letale e impenetrabile nube del “Segreto di Stato”.

  4. andreamariotti Autore articolo

    Quale crescita democratica potrà mai esservi in questo malconcio paese a forza di stragi impunite? il senso della giustizia è ben distinguibile dal giustizialismo al ribasso.

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