2014-09-04 13.23.53

Auguri di Buon Anno ai visitatori del blog, presentando questo fulminante distico di Giorgio Caproni (cordialissima la telefonata con la figlia Silvana, la vigilia di Natale):

 

SOTTO LE FESTE

 

Rullano lontani tamburi.

Auguri auguri auguri.

 

poesia di Giorgio Caproni, tratta dalla raccolta Il muro della terra (1964-1975)

6 commenti su “

  1. Francesco

    Auguri, che il canto della poesia sia potente, caldo e lungo come il rullare dei tamburi e sia per noi tutti elisir di vita, ed ancora un fantastico 2015 auguri auguri.
    Francesco

  2. andreamariotti Autore articolo

    Caro Francesco, nello spirito del grande Giorgio Caproni, da me particolarmente amato quale poeta di una metafisica eppure così umana problematicità, mi sento di dire: che il 2015 non sia peggiore del 2014! E comunque cordialissimi auguri

  3. Franco Campegiani

    Auguri anche da parte mia, Andrea. A te, ai collaboratori e a tutti i visitatori di questo blog prestigioso, dove si fa vera ed alta cultura, purtroppo in sordina. L’augurio è che i “lontani tamburi” che “rullano”, incitando alla riscossa, possano presto unirsi a questa soave sordina. Auguri auguri auguri.
    Franco Campegiani

  4. andreamariotti Autore articolo

    Grazie, Franco, per aver posato il tuo sguardo su questo distico del poeta a me più caro del secondo Novecento italiano. Pochissimi versi, credo, sono sufficienti a Caproni per dire molto, grazie a una vocazione illustre alla sintesi. Ti ringrazio di cuore per le parole di stima nei riguardi del presente blog, ricambiando amichevolmente i tuoi auguri.

  5. Sonia Giovannetti

    Tanti auguri, carissimo Andrea, ringraziandoti vivamente di aver condiviso i fulminanti versi del grande Caproni.
    Una penna, la sua, intrisa di passione per la vita, un canto dotato di sintesi e per questo potente. Amo anche io questo poeta e i suoi versi mi arrivano sempre come una fitta improvvisa di colore, un tratto di luce, un profumo nel silenzio antico del cuore….
    Un anno tutto da accogliere questo appena giunto, Andrea. Possa sempre la poesia salire dentro il vento e portarci in alto.
    Sonia Giovannetti

  6. andreamariotti Autore articolo

    Ricambio i tuoi auguri, carissima Sonia, aggiungendo da parte mia che l’amore per la poesia di Giorgio Caproni è un tutt’uno con la stima profonda che nutro da sempre verso la sua risaputa e riservatissima umanità. Fino all’ultimo volle rimanere maestro elementare, rifiutando le luci della ribalta. Chiuse gli occhi, se non ricordo male, sui seguenti versi del Sommo Poeta: “L’alba vinceva l’ora mattutina/ che fuggia innanzi, sì che di lontano/ conobbi il tremolar de la marina”; Purgatorio, I, 115-7. Con questi versi io mi sento di salutare l’anno nuovo.

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