Vivaldi

E così è venuto per me il tempo di accogliere più profondamente nell’anima la musica di un grandissimo: Antonio Vivaldi. Non che mi sia mai nascosto la bellezza (ammirata finora più che amata) delle partiture del “prete rosso”, ci mancherebbe. Ma è un fatto: da circa dieci giorni non riesco ad ascoltare altra musica all’infuori di quella di Vivaldi, con una predilezione attualmente riguardante i Concerti per Archi (fra i quali mi permetto di citare quello in Do maggiore RV 113; con il suo breve movimento centrale, Grave, di celestiale poesia, sì da dimenticare le foscoliane “torme/ delle cure”)… so di scoprire l’acqua calda, giacché non va dimenticato il peso di Vivaldi a proposito di J.S. Bach, per dirne soltanto una. Intendevo in sostanza accennare a un tesoro che arricchisce le mie giornate in novembrina scarsità di luce.

4 commenti su “

  1. Fiorella D'Ambrosio

    Riascoltando -su sollecitazione di quanto hai scritto ieri nel tuo sito- il Concerto per Archi in Do maggiore RV 113 di A.Vivaldi, ho provato l’antico, ammirato piacere gia’conosciuto in passato di fronte alla melodia inconsueta, fatta di forti contrasti sonori e suggestive armonie, di un grande virtuoso della musica strumentale, che non ha precedenti: Antonio Vivaldi, “il prete rosso”. Grazie, Andrea! Buona giornata e un caro saluto. Fiorella

  2. andreamariotti Autore articolo

    Leggo soltanto ora il tuo commento, Fiorella. Sono io che ti ringrazio per le tue parole, salutandoti caramente.

  3. Monica Martinelli

    Grazie sempre per le tue gradite segnalazioni caro Andrea, ascoltai Vivaldi, Le quattro stagioni, quando avevo 14 anni e fu subito un colpo di fulmine! In tempi più recenti ho voluto ascoltare, e così ho potuto apprezzarli, anche altri virtuosi di musica barocca.
    Un caro saluto
    Monica

  4. andreamariotti Autore articolo

    Grazie a te, cara Monica, per il tuo riscontro. Non mi è mai sfuggita naturalmente l’eccezionalità della pulsazione ritmica vibrante nella musica di Vivaldi ma, come ho scritto, è di oggi una mia più profonda e amorevole adesione alle composizioni del “prete rosso”…in tempi a dir poco cupi come gli attuali, difficile non sentire ciò come un sorriso della Bellezza! un caro saluto a te

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