piazza mattei

Sembra che a Roma sarà attuato, per il 28 e 29 dicembre, il blocco totale del traffico dalle ore 10 alle ore 16 in conseguenza della gravità dell’inquinamento atmosferico (inevitabile corollario di un’alta pressione a dir poco possente…oremus- ad petendam pluviam?): intanto, sagacemente, più volte si è giocato a pari e dispari nelle ultime settimane in città (alludendo alle targhe degli autoveicoli di volta in volta costretti a star fermi; come se in tante famiglie non fossero a disposizione -credo- perlomeno due macchine, con targhe per l’appunto pari e dispari pronte per siffatta “emergenza”…). Difficile trattenere il sarcasmo di fronte a tale provvedimento, in tutta evidenza inutile palliativo rispetto a quanto inaliamo a livello di gas tossici (e non c’è bisogno di insistere troppo sulle “polveri sottili”, considerando più banalmente l’aria puzzolente che ci tocca respirare in totale assenza di vento e piogge da mesi mancanti). Leggermente più serio, meno puerile, mi appare pertanto il probabile blocco post-natalizio cui ho fatto cenno all’inizio; un blocco, si spera, in grado di rilanciare la mobilità pubblica in servizio permanente effettivo. Ma, al fondo, la questione rimane quella di una rifondazione culturale del nostro stare assieme; e, si badi, non soltanto in chiave di una doverosa, improcrastinabile cura dell’ambiente. No, la questione a mio avviso rimanda anche e soprattutto a quella pericolosa, odiosa e ridicola forma di seduzione pubblicitaria che intanto bisognerebbe estirpare, a voler essere coerenti ( “tua con dodicimila euro…”, mormora per esempio una voce maschile con evidente intonazione erotica dopo che sono apparse le forme slanciate di questa o quella autovettura sullo schermo televisivo, nel bel mezzo di un programma magari decente). Ovviamente questo mio accenno è debitore nei confronti degli Scritti corsari di Pier Paolo Pasolini, per intenderci; volendo in particolare riferirmi al secondo di essi, apparso sul Corriere della Sera in data 17 maggio 1973 e intitolato Il folle slogan dei jeans Jesus (“Non avrai altri jeans all’infuori di me”). Anche più indietro nel tempo si dovrebbe andare a dire il vero, alludendo al  famoso saggio del 1957 di Vance Packard, I persuasori occulti. Questione vecchia come il cucco, per dirla pittorescamente. Però il problema dello smog nelle nostre città è terribilmente serio. In attesa di un provvidenziale Nevone, colgo l’occasione per augurare nuovamente Buon Natale ai visitatori del blog, non avendo potuto tacere rispetto alle condizioni ambientali di questo Natale (col consiglio degli “esperti” di aprire le finestre nelle ore serali…sic!).

P.S. 27/12/15:  naturalmente i visitatori del presente blog sono invitati a non tenere conto dello scritto in oggetto, scontato flautus vocis a fronte della passione natalizia -almeno qui a Roma- per il gioco innocente…e dunque perché non affiancare alla tombola il suindicato pari e dispari per il 28 e 29 dicembre?

 

4 commenti su “

  1. Francesco

    Il tempo di leggere questo post, è un sottrarre il tempo al vuoto di altri commenti e proclami. Come accade spesso, il tuo articolato e prezioso dire apre ed induce, ad attente riflessione sul nostro modo di vivere, troppo frenetico e di consumo, quando invece dovrebbe essere lento e di conversazione sul valore essenziale.
    L’effetto sul clima del nostro vivere è ormai cosa certa, ma purtroppo viene poco considerato, anzi chi ne parla è spesso contestato come pesantone e catastrofista.
    Speriamo che le correnti atmosferiche si sviluppino per portare ad una ripulitura dell’aria, e ci offrano la giusta dimensione invernale.
    Buona Domenica
    Un caro saluto
    Francesco

  2. andreamariotti Autore articolo

    Grazie, Francesco, per l’attenzione riservata al mio breve scritto inerente a questo …nero Natale, si dovrebbe dire con amarezza e preoccupazione, riferendosi ai livelli allarmanti di smog da settimane registrati e tangibili qui a Roma come altrove. Buona domenica anche a te con un caro saluto

  3. Monica Martinelli

    Come giustamente hai osservato Andrea, le targhe pari e dispari servono davvero a poco purtroppo, anzi sanno abbastanza di buffonata considerato, come osservi tu, che quasi tutte le famiglie hanno due macchine, e in ogni caso non è un provvedimento sufficiente a ridurre lo smog e le polveri sottili.. Almeno a Milano hanno più sensatamente bloccato il traffico in modo totale per tre giorni. Certo la mancanza di pioggia e di vento aumentano notevolmente il problema ma sicuramente è di maggiore portata e vastità l’inquinamento atmosferico del pianeta e di sicuro di non facile soluzione. Però se ognuno contribuisse per quanto può sarebbe già un buon risultato. Ma questo significa anche fare qualcosa in più dei pari e dispari!
    Saluti e auguri di buon anno
    Monica

  4. andreamariotti Autore articolo

    Infatti, Monica, non pretendendo la luna, mi sarei aspettato dal Campidoglio quel simbolico e annunciato blocco totale del traffico a partire da oggi 28 dicembre, in conformità con la linea adottata dal Comune di Milano (anche perché qui a Roma non respiriamo aria di montagna rispetto alla metropoli lombarda, di questi tempi). Che dirti? sicuramente il ricorso ossessivo nella Città Eterna al “pari e dispari” dev’esser frutto del dèmone del gioco…roba da fare impallidire Las Vegas! fuor di celia (amarissima), auguri di Buon Anno anche a te con un caro saluto

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