LA-MACCHINAZIONE

Ho veduto ieri sera 24 marzo il film di David Grieco La macchinazione, focalizzato sulla morte atroce di Pier Paolo Pasolini (notte fra il primo e il due novembre del 1975). Per una recensione del film rimando al seguente link: http://www.mymovies.it/film/2016/lamacchinazione/ (recensione che mi sento di condividere appieno). Qui però il mio conciso intervento vuole riferirsi all’interesse indubbio dell’omonimo libro di Grieco (Rizzoli, prima ed. agosto 2015). Un libro raccomandabile a parer mio soprattutto per un giovane d’oggi che voglia avvicinarsi alla figura e all’opera di Pier Paolo Pasolini a quarant’anni e più dalla sua scomparsa. Perché trattasi di un libro limpido, documentato e serio, ideale “vestibolo” per introdursi nel vivo di quanto Pasolini ha scritto e filmato nella sua non lunga ma intensissima vita. Mi sia comunque concesso -tornando al  suddetto film- di dire soltanto questo:  esso scuote, in quanto fa toccare con mano la radicale mancanza di irreprensibilità (formulazione parecchio edulcorata per amara ironia) di uno Stato (quello italiano) forse tutt’altro che sovrano (per storia antica e oggettiva evidenza dei fatti dal secondo dopoguerra fino ai giorni nostri). Provoca tuttora il voltastomaco, nella fattispecie, ripensare a quella livida mattina del 2 novembre 1975 e cioè al corpo straziato del poeta con i ragazzini alle prese con il pallone a pochi metri di distanza! l’inquinamento tutto, di uomini e di cose… come giustamente è stato osservato da chi ha veduto ieri sera il film con me, Grieco ha potuto permettersi  in tutta evidenza le sue rivelazioni. Dopo quarant’anni, sappiamo  a sufficienza su quella tragica notte preceduta dall’isolamento sempre più disperato di Pasolini nella parte finale della sua vita. Circa i dettagli storico-giuridici inerenti a quella notte e alla sua “preparazione” ci sarà tempo, per “…questo popolo ormai dissociato/ da secoli, la cui soave saggezza/ gli serve a vivere, non l’ha mai liberato”…del  tutto superfluo, ovviamente, citare la paternità di tali versi famosi risalenti al 1962.

 

4 commenti su “

  1. Monica Martinelli

    Grazie per questa interessante analisi del film, non ero molto convinta di andarlo a vedere. Quindi non è una semplice biografia di Pasolini, ma neppure una ricostruzione della storia di Pasolini secondo un’ottica “complottistica”, che poi di fatto più che complottistica era realistica…
    Un saluto
    Monica

  2. andreamariotti Autore articolo

    Eh, sì, Monica, hai detto benissimo distinguendo il “realismo” dal “complottismo”: la storiella del “fro…che se l’era andata a cercare”, ossia in una parola sola la damnatio memoriae a proposito di Pasolini da sempre è apparsa risibile ed esecrabile a tutti coloro che hanno un cervello per pensare. Il film merita senz’altro d’esser veduto, per tacere della lettura dell’omonimo libro di cui ho parlato nella mia breve nota (da non intendere quale “libretto d’opera” in minore, bensì lucido e robusto documento pubblicato nell’agosto scorso da chi ha conosciuto bene Pasolini di persona e parimenti conosce l’opera del grande scrittore e regista atrocemente scomparso). Un caro saluto

  3. Fiorella D'Ambrosio

    Ho visto ieri al cinema “La macchinazione” di David Grieco, un film denuncia sul delitto Pasolini, in cui il regista ricostruisce la situazione socio-politica del nostro paese nella puntigliosa ricerca della verità sulla morte di Pier Paolo Pasolini, un personaggio scomodo nella sua abilità a scuotere le coscienze, un intellettuale libero, anticonformista e, a suo modo, ribelle. L’eccessiva crudezza di certe scene (mi riferisco allo straziante scempio di un corpo umano nel finale del film) non inficia il valore dell’opera cinematografica, sapientemente elaborata dal punto di vista artistico, rigorosa nella sua dimensione storico- sociale ed umana. Un caro saluto.

  4. andreamariotti Autore articolo

    Sì, Fiorella, si tratta di un film serio di cui premessa come ho già avuto modo di dire è l’omonimo libro; quest’ultimo più di una premessa, piuttosto un volume agile ma documentato e appassionato, vivamente raccomandabile a tutti. L’oltraggio alla memoria del poeta della scorsa settimana risulta eloquentemente connesso al film e al libro di David Grieco, su questo non possono sussistere dubbi. Un caro saluto

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