Mauro

Già in data 11 maggio 2014 ho avuto occasione di scrivere sul presente blog una breve nota su Mauro Camponeschi. L’artista, venerdì scorso 6 maggio 2016 a Roma, in via Ferdinando Martini 7, presso la Galleria Talent Art, ha inaugurato una sua nuova mostra dal titolo Silenzi. “A volte la distanza fra quello che vogliamo e quello che temiamo ha lo spessore di una ciglia”, è il titolo del grande olio su tela proposto qua sopra all’attenzione dei visitatori del blog (dipinto intorno al quale è utile leggere le riflessioni di Alessia Paionni in www.nonsolomostre.it; Galleria Talent Art). Innegabilmente detto dipinto risulta come il più significativo della mostra di Camponeschi aperta al pubblico fino al 15 maggio. Nel silenzio introflesso si dischiude in effetti la polisemia del grande olio in oggetto… campeggia in esso la figura della donna-violoncello, in tutta evidenza (non distante una suggestiva luna, per tacere del resto). Ma la donna-violoncello, con il suo possente ed arcaico bacino trasmette a parer mio soprattutto una suggestione che riconduce alla profondità del mito; quello di Demetra in particolare, dea connessa con la maternità della terra e con la vegetazione (non a caso alle spalle della fascinosa figura femminile il cui volto, elegante e distante, rimanda a stilemi preraffaelliti). Chiaramente molto si potrebbe dire in merito al dipinto, ed il mio non vuol essere altro che il conciso resoconto di molteplici risonanze suscitate nell’osservatore dal bacino-cassa armonica della suddetta figura. Figura sì centrale nel quadro di Camponeschi, ma non al punto di oscurare il sapiente dosaggio di personali intuizioni nonché estetiche citazioni dell’autore, che qui ringrazio per il godimento assicurato ai miei occhi (quelli della mente, soprattutto). L’artista è in Rete all’indirizzo www.maurocamponeschi.com.

 

Andrea Mariotti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.