GIANICOLO

 

dalla chiesa di Sant’Onofrio lungi

il Velino sembrava un drago candido

adagiato nell’ozio…quella luce

inattesa e irreale di domenica

scorsa a blandire Roma ridestata!

 

i nostri occhi posati sul sepolcro

del Tasso nell’interno della chiesa:

l’umile marmo che solo parlò

al cuore di Leopardi raggelato.

Poi di nuovo all’aperto tu ed io, intrisi

di quella luce adamantina e scevri

di colpe, in festa, a galleggiare uniti

 

 

Andrea Mariotti

 

P.S. poesia inedita del 25 febbraio 2017; dedicata a… e in memoria di Lucio Felici, studioso di rara levatura scomparso di recente; il quale ebbe a leggerla, tale mia lirica, assieme alla signora Franca sua moglie in quello stesso sabato di  febbraio scorso (a/m)

 

4 commenti su “

  1. andreamariotti Autore articolo

    Ti ringrazio per le tue parole, carissima Iole.

  2. Fiorella D'Ambrosio

    La lirica, di profondo e meditato impegno, essenziale nel contenuto ricco di riferimenti culturali ed abilmente costruita nel ritmo, si avvale di un linguaggio conciso ed efficace che ne rende particolarmente piacevole la lettura. Complimenti, Andrea!

  3. andreamariotti Autore articolo

    Ti ringrazio, cara Fiorella. Un affettuoso saluto

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