A quarantasei anni dalla scomparsa di Dino Buzzati (28/1/1972), mi piace ricordare lo scrittore a me caro con queste sue parole, dalle Tribolazioni delle Dolomiti…a/m:

 

…Anche stasera si sente, nei valloni ricolmi di nebbie, brontolare l’Antelao, il re. “Si ha un bel dire” borbotta piagnucoloso “si ha un bel dire le vertiginose pareti, i paurosi strapiombi: con tutto questo siamo ridotti peggio, molto peggio…” Qui il gigante è colto da un violento colpo di tosse che si ripercuote in tutta la valle. E gli uomini, nei paesi, credendo che si faccia avanti un temporale, corrono a prendere impermeabili e ombrelli. Ripreso poi il filo del discorso, il monarca continua a lamentarsi: nelle belle giornate, dice, gli alpinisti sono tanto numerosi sui suoi fianchi da procurargli un insopportabile prurito. Fa veramente pena, povero vecchio.

 

DINO  BUZZATI, Scritti giornalistici, Corriere della Sera, 5/10/1933

 

 

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