GIORGIO CAPRONI (dalla silloge IL MURO DELLA TERRA, 1975)
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Fiorella D'Ambrosio
Il tema del dolore esistenziale, l’angoscioso sguardo sull’instabilita’ della vita trovano nella poesia “Senza esclamativi” di G. Caproni la loro più suggestiva espressione. Interprete e testimone degli aspetti negativi della nostra civiltà, il grande poeta livornese volge con sgomento il suo sguardo angoscioso sul “vuoto”, in un’atmosfera di “assenza universale, di “tutto “nientificato”. Neanche le parole, scavate nell’abisso del “vuoto”, riescono a comunicare e il poeta-uomo sente di non avere punti di riferimento, è privo di certezze, solo e indifeso. Grazie, Andrea, per averci ricordato la su citata poesia, tra le più belle della raccolta “Il muro della terra”di Giorgio Caproni.
Il tema del dolore esistenziale, l’angoscioso sguardo sull’instabilita’ della vita trovano nella poesia “Senza esclamativi” di G. Caproni la loro più suggestiva espressione. Interprete e testimone degli aspetti negativi della nostra civiltà, il grande poeta livornese volge con sgomento il suo sguardo angoscioso sul “vuoto”, in un’atmosfera di “assenza universale, di “tutto “nientificato”. Neanche le parole, scavate nell’abisso del “vuoto”, riescono a comunicare e il poeta-uomo sente di non avere punti di riferimento, è privo di certezze, solo e indifeso. Grazie, Andrea, per averci ricordato la su citata poesia, tra le più belle della raccolta “Il muro della terra”di Giorgio Caproni.