“Le altre arti imitano ed esprimono la natura da cui si trae il sentimento, ma la musica non imita e non esprime che lo stesso sentimento in persona, ch’ella trae da se stessa e non dalla natura…” (Leopardi,”Zibaldone”, I:75). Questo pensiero leopardiano mi induce a qualche riflessione sulla musica, arte da cui sono stata attratta e sedotta nella sfera esistenziale sin da fanciulla. Gli studi intrapresi in questo campo mi hanno aiutata -nel tempo- ad approfondire le mie conoscenze, a soddisfare le attese, segnando fortemente le tappe della mia vita. Così cominciai ad incantarmi alla grazia sognante e malinconica delle composizioni di Schubert; alla personalissima musicalità dei Preludi, dei Notturni e Scherzi di Chopin; alle prodigiose Fughe di Bach; alle Sinfonie  insuperate e forse insuperabili di Beethoven; alla forza, alla potenza ed eleganza del sommo compositore W.Amadeus Mozart, l’artista più “compiuto” di tutti i tempi. A lui dedicai -a suo tempo- questi brevi versi che qui di seguito trascrivo : “Scivolano morbide/ sui tasti le agili dita/ e in un gioco virtuoso/ di ottave e terzine,/ tra ritmi febbrili/ e arie distese,/ vibrano magiche/ le note di Mozart (dalla silloge “Con la leggerezza di una nuvola”-Opera editrice -2009). La musica è arte del tempo, muta, si trasforma, trascina e travolge. “La musica e’ espressione dell’Infinito” (F.Schelling).

 

Fiorella D’Ambrosio

 

 

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