NOTE LETTERARIE

Una mia riflessione sul modo di valutare la qualita’ di un’opera letteraria tenendo conto dell’aderenza o meno di essa ad una scuola, ad una corrente artistica, ad un modello…Io ritengo fondamentale la libertà dell’artista a dar voce alla sua sensibilità, al suo temperamento, alla sua natura, alla sua illusione del mondo. A questo proposito, mi piace citare Guy de Maupassant, il più grande scrittore del Naturalismo francese, il quale -è tratto dal saggio “Il romanzo”, 1887- polemizza con i critici che valutano la qualita’ dell’opera letteraria dalla sua aderenza ad una scuola, ad una corrente, contrapponendo un’idea di letteratura fondata sulla soggettività, sulla libertà dell’artista a dar voce al suo carattere, alla sua indole, alle disposizioni d’animo che distinguono un tipo umano dall’altro. “Ognuno di noi si crea infatti una illusione del mondo: illusione poetica, sentimentale, allegra, malinconica, turpe o lugubre a seconda della sua natura. E il compito dello scrittore è di riprodurre fedelmente tale illusione con tutti i mezzi artistici che ha appreso e di cui può disporre”.

 

Fiorella D’Ambrosio

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