OH, AMADEUS!

Nella giornata inaugurale del settantaquattresimo Festival di Sanremo, i miei versi inediti scritti all’inizio di gennaio:

 

OH, AMADEUS!

 

a settant’anni dal primo vagito

del picciol schermo in Italia, è ben tempo

di tua incoronazione: sì, a Sanremo!

nel tuo bagaglio stentorea voce,

sbrilluccicante giacca e in più il pizzetto,

a umanizzare quel salvadanaio

che spacci per la faccia; tu demiurgo

degli italioti, tappo di spumante

capace di zittire quei funesti

droni! roba da nuovo redentore,

a Mozart basti Wolfango per nome.

 

Sbagliato non guardare la tivvù:

a morte l’arroganza dei sofisti

dalle sublimi letture corrotti,

Sanremo è tutta la nostra Nazione!

                                                                                                           3 GENNAIO 2024

 

poesia inedita di Andrea Mariotti

 

4 commenti su “OH, AMADEUS!

  1. Marina Petrillo

    Stridio inviolato, il sarcasmo dei poeti invisi al potere mediatico. Il meme diffonde suo il responso tra il baluginare dei vettori posti a confine dell’ascolto. I fantocci alitano il commiato dalle antiche lettere e silenziano la magia del suono; echeggiano afoni solo lo sterile involucro… Amadeus, ama-deus , deus deprivato del suo fulgore o amante della divinità scolpita in controluce, avversa alla bellezza.
    Il livore del poeta Mariotti non è solo sarcasmo dell’irrisa forma, bensì monito a un sistema di comunicazione che intercede a favore degli ‘italioti’, de-privati, in primis, dell’essenza del Canto, proprio della nostra tradizione, a favore di una spettacolarità vuota e delirante.
    L’emblema sfugge al subliminale inganno e solo l’apatia del passivo ascolto trama il suo doppio. Lo sfavillio reclama vittime in ologramma: sofisti puntigliosi persi nel peregrinare intellettuale , si inchinino alla suadenza del Leviatano innocuo , sua regalità la Rete.

    Grazie Andrea per questa irridenza che ormai pochi percorrono con grazia e sprezzatura.
    Marina Petrillo

  2. andreamariotti Autore articolo

    Grazie Marina per questo sapiente, ispirato e denso commento che va alla radice dei miei sciolti intrisi del più duro sarcasmo, a fronte dell’intollerabile “bolla” che, in tutta evidenza, non offre riparo alcuno alle “lacrime” del mondo. Un caro saluto

    Andrea Mariotti

  3. Marina Petrillo

    Condivido Andrea. “Bolla” che amplifica il nulla e l’assenza di pensiero.
    Attendiamo i tuoi versi, potenti e nel contempo, lievi.

    Grazie, Marina Petrillo

  4. andreamariotti Autore articolo

    Ti ringrazio Marina, e ti saluto caramente.

    Andrea Mariotti

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