Di seguito la seconda strofe di questi miei sciolti risalenti al 2010 (intitolati “Nel crepuscolo”), forse non fuori luogo in questi giorni di caldo sempre più insostenibile:
…Sul crinale dov’è passato il Sommo
Poeta, sopra l’Ermo di Camàldoli,
scemando va l’accidia: un profumato
tetto di abeti bianchi mi difende
dall’africano, inferocito sole.
Salute a te, o venerando Castagno
Miraglia che da più di cinque secoli
vivi nella foresta di Camàldoli!
volgendoti le spalle nel crepuscolo
ho percepito, credo, un moto tuo
di affetto per noialtri condannati
alla stoltezza.
Andrea Mariotti, dalla silloge “Scolpire questa pace”, Tracce Edizioni, 2013.